Anche a me come a Roberta De Monticelli (Il Fatto
Quotidiano, 14 gennaio 2018), in un primo momento, la proposta di Liberi e
Uguali è parsa demagogica e sbagliata. L’errore, però, non è nella sostanza ma
nella forma (che per me è importante quanto la sostanza). Se la detassazione dell’università si pone dentro una
prospettiva repubblicana (che Grasso ha omesso di chiarire) allora cade l’idea
di “logica al ribasso”
denunciata da De Monticelli, anzi, oserei dire che detassare è il miglior modo
per avere gli strumenti legislativi che possono dare qualche speranza
all’università italiana.
Più responsabilità, ma meno tasse
*Per ragioni editoriali, l'articolo è stato pubblicato in forma ridotta su "Il Fatto". In questa sede, invece, ne riportiamo la versione integrale.
Studi gratuiti? Vanno riformate anche le scuole
La proposta di Liberi e Uguali di abolire
le tasse universitarie non sarebbe difficile da comprendere e da far propria se
noi italiani, oltre a vivere e usufruire dei benefici che la Repubblica ci
garantisce, fossimo anche repubblicani. L'educazione è, per chi ama la
repubblica e ne comprende appieno il significato, diritto inalienabile della
persona umana come il lavoro, la salute, la sicurezza. Noi lottiamo perchè
ciascuno abbia il diritto di usufruire di cure adeguate e di buona qualità (mai
ci è passato per la mente di dire che chi è ricco non deve usufruire della
sanità pubblica o del medico di base). E la cultura non è alla stessa stregua?
Patria a sinistra. Serve l'amor di patria
Con la sua
dichiarazione che Pietro Grasso è di sinistra ed è un patriota (‘La Repubblica’
30 dicembre 2017), Pierluigi Bersani ha pronunciato un bell’elogio che merita
di essere approfondito. Sinistra e patriottismo sono tradizioni politiche e
ideali che, nella nostra storia, in pochi casi hanno camminato insieme; spesso
si sono guardate con reciproca diffidenza o apertamente combattute.
Iscriviti a:
Post (Atom)