La proposta di Liberi e Uguali di abolire
le tasse universitarie non sarebbe difficile da comprendere e da far propria se
noi italiani, oltre a vivere e usufruire dei benefici che la Repubblica ci
garantisce, fossimo anche repubblicani. L'educazione è, per chi ama la
repubblica e ne comprende appieno il significato, diritto inalienabile della
persona umana come il lavoro, la salute, la sicurezza. Noi lottiamo perchè
ciascuno abbia il diritto di usufruire di cure adeguate e di buona qualità (mai
ci è passato per la mente di dire che chi è ricco non deve usufruire della
sanità pubblica o del medico di base). E la cultura non è alla stessa stregua?
Cittadini con poca cultura, incapaci di comprendere ciò che leggono o ciò che
ascoltano, senza strumenti critici, facilmente si trasformano in sudditti di un
signore, in gregge guidato dal primo cane che abbaia o in uomini banali simili
ad Eichmann che obbediva con estrema diligenza a tutti gli ordini che gli
venivano impartiti senza porsi nè porre domande. Come traspare dalla tradizione
repubblicana, in particolare negli scritti di Mazzini, finché un solo cittadino
vegeta ineducato fra gli educati noi non avremo la Patria di tutti, la Patria
per tutti cioè la libera repubblica. Mazzini assegna all’educazione la stessa importanza
del suffragio universale e del lavoro. Universalità del suffragio, educazione
dei cittadini e lavoro sono le basi indispensabili per la coesione sociale. Mi
sembra che non sia necessaria un’intelligenza al di sopra della norma per
comprendere quanta verità ci sia in queste parole e quanto possa essere utile
provare a metterle in pratica.
Dunque, tutto bene? La proposta di Liberi e
Uguali cosi come è stata articolata può essere accolta? Non proprio. Purtroppo
le campagne elettorali in generale, e questa in particolare a causa della sua
brevità, fanno si che tante idee, alcune delle quali savie, rimangano in
embrione e si mescolino nel calderone dei troppi slogan demagogici. Poichè,
come ho appena cercato di dimostrare, e come facilmente si evince dalla nostra
Costituzione, il diritto all' educazione è un principio inderogabile,
giustificarlo con argomenti come il possibile aumento del numero dei laureati
non fa che indebolirlo. È una questione di metodo e di logica che a troppi
sfugge. Come dice la parola, i principi si pongono all'inizio, poi si esamina
la situazione contingente e, poi, si cercano i migliori modi per attuarli nei
tempi più brevi possibile. Il diritto inalienabile della persona ad essere
educata deve essere gratuito per quanto concerne il denaro ma moralmente
costoso. Se vogliamo davvero rinnovare questo paese, non dobbiamo fare come la
vecchia politica che parla solo di diritti, ma connettere, come la Costituzione
insegna, i diritti ai doveri. Solo in questo modo la proposta può essere valida
e credibile. Un’università ed una scuola serie devono essere i luoghi dove
poter selezionare con più giustizia i migliori. Questo è possibile solo se sono
gratuite quindi aperte a tutti (un’altro tema da affrontare è quello delle
borse di studio). Se la proposta rimane tale, sarà molto facile accusare Liberi
e Uguali di sfruttare vuoti slogan, oppure di voler usare l'università come
parcheggio. Credo che questa giusta proposta debba essere collocata all'interno
di una riforma sostanziale di tutto il sistema della conoscenza nel nostro paese.
I cittadini che studiano devono sapere prima di tutto che stanno usufruendo di risorse
pubbliche di cui non devono abusare e che, se non rispettano il patto di
cittadinanza, regole certe li fermeranno consentendo solo ai migliori e ai
meritevoli di proseguire gli studi. La riflessione deve esser rivolta anche agli
altri ordini di scuole, dalla materna in poi. Ci sono esempi di società in cui il welfare è quasi inesistente, come gli Stati Uniti, dove la scuola
pubblica è gratuita ed i libri sono di proprietà della scuola che li fornisce
ai ragazzi. Al termine dell'anno scolastico i libri devono essere riconsegnati
in buone condizioni. Certo che chi è più ricco deve pagare di più, ma
attraverso giuste aliquote, progressività della tassazione e esemplari sanzioni
per gli evasori. Soltanto all’interno di un pensiero ampio e più articolato la proposta
di Liberi e Uguali può essere vincente.
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