‘Lei
è un conservatore’ è diventato nella polemica politica italiana il più
infamante degli insulti. A tal segno che chi è colpito dalla terribile accusa
si affretta a scusarsi giurando che le sue sono idee progressiste della più
bell’acqua e che anzi il suo è vero e genuino spirito riformatore. Pochissimi,
per quel che ne so, osano proclamare ‘sì
sono un conservatore e me ne vanto’.