Ringraziamo
sinceramente per la gentile e disinteressata premura, cari mercanti
internazionali, ma dei vostri ammonimenti non ce importa un fico secco. Siete
pregati di farvi gli affari vostri anziché ficcare il naso in una questione che
non vi compete, quale la Costituzione di uno Stato sovrano, e di cui non capite
una mazza. Siete abituati a trattare con investitori, azionisti, dipendenti e
fare i conti con i profitti e coi vostri interessi. Vi sfugge il particolare che
esistono anche dei cittadini di libere repubbliche che pensano in termini di
bene comune, che non intendono prendere ordini da chicchessia e vogliono decidere
con la loro testa sotto quale Costituzione vivere.