Finita la pandemia, saremo
un popolo migliore di uomini e donne più responsabili verso gli altri, più
rispettosi della legalità, sinceramente grati ai nostri concittadini che si
sacrificano per difendere la vita e la salute di tutti, più caritatevoli verso
i deboli e gli indifesi; o saremo un popolo peggiore di uomini e donne chiusi
al sentimento di civile fratellanza, felici di affermare la propria
individualità violando le leggi, abili a declamare parole di ammirazione per
chi assolve i doveri mentre dentro di noi li derideremo come poveri fessi,
indifferenti nei confronti delle vittime della condizione umana e delle ingiustizie?