In tempi come questi, può consolare leggere
l’Umanesimo, una delle stagioni culturalmente più felici della storia italiana.
Gran parte degli scritti dei filosofi, degli storici, dei poeti e dei filologi
umanisti sono però leggibili soltanto in edizioni difficili da reperire. A
rimediare ci ha pensato l’ Einaudi pubblicando la bella antologia Umanisti italiani. Pensiero e destino a
cura di Raphael Ebgi, con un saggio introduttivo di Massimo Cacciari.
Non disperdiamo il patrimonio del NO
Renzi o altri riproveranno a devastare la Costituzione,
statene certi. Riproveranno perché sono insofferenti ai limiti che la nostra
Costituzione impone a chi governa, quei limiti che sono invece la più efficace
garanzia della nostra libertà e della nostra dignità di cittadini.
Domenica vince il Sì? Ecco cosa ci aspetta
Cosa faremo se vincerà il sì? Questa domanda me l’hanno posta in molti durante
gli incontri ai quali ho partecipato in questi mesi di militanza
costituzionale. È facile prevedere che se vincerà il sì Renzi avrà un potere
enorme legittimato non soltanto dalla fiducia del Parlamento, ma anche dal
plebiscito, vale a dire dal consenso esplicito e diretto della maggioranza del
popolo. Potrà, di conseguenza, avere un controllo assoluto del PD (impresa del
resto facile, visto lo spirito servo che aleggia da quelle parti). Potrà avere
ancora maggiore forza per condizionare il Presidente della Repubblica, per
altro poco incline a limitare l’esuberante presidente del Consiglio. Potrà
tenere in pugno la maggioranza di governo, e quindi fare approvare le leggi che
vorrà, ordinarie e costituzionali. E, visto il fastidio nei confronti di ogni
limite al suo potere, ci sarà una nuova ondata di riforme volta a ridurre i
poteri della Corte Costituzionale, rea di permettersi di bloccare le sue leggi,
e, probabilmente, a ridurre le prerogative del Capo dello Stato (per esempio
toglierli la facoltà di sciogliere le camere, un potere che fa gola al Renzi,
visto che non perde occasione, quando gli fa comodo, di minacciare le elezioni,
come se questo potere lo avesse già in mano).
La filosofia, il castello e la torre. Intervista
Per maggiori info: http://www.lafilosofiailcastellolatorre.it/it/
La Repubblica degli Italiani
Nonostante i suoi molti e gravi
vizi, la nostra è stata la Repubblica degli italiani, la Repubblica che abbiamo
riconosciuto come nostra al di sopra dei contrasti politici e sociali, delle
diversità culturali e linguistiche e delle barriere geografiche. La ragione
della sua forza unificante è da rintracciare nella “svolta di Salerno” quando,
all’indomani dell’8 settembre, i partiti antifascisti accettarono di entrare in
un governo nominato dal re e si assunsero le pesanti responsabilità della
transizione. Quel lontano patto unitario che vedeva come protagonisti i partiti
politici, spiega Agostino Giovagnoli (La
Repubblica degli italiani Laterza), è stato dunque il vero momento
fondativo della Repubblica dal quale è opportuno partire per capire la nostra
storia e ricavare qualche utile lezione per i problemi politici che stiamo
affrontando.
Savignano sul Rubicone, 21 novembre
"No" al referendum costituzionale: una serata col filosofo Maurizio Viroli
„
"No" al referendum costituzionale: una serata con Maurizio Viroli
“
Potrebbe interessarti: http://www.cesenatoday.it/politica/referendum-legge-costituzionale-incontro-22-novembre-2016.html
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"No" al referendum costituzionale: una serata con Maurizio Viroli
Serata è organizzata dal Comitato per il "No" del Rubicone, promosso da
Anpi, Arci e molti cittadini, e coordinato da Sarpieri. "No" al referendum costituzionale: una serata col filosofo Maurizio Viroli
„Maurizio Viroli spiegherà perché votare "No" al referendum
costituzionale del 4 dicembre prossimo. L'appuntamento si terrà martedì
alle 21 nella sala Allende a Savignano sul Rubicone.
Per ma“
Per maggiori informazioni clicca qui
“„Maurizio Viroli spiegherà perché votare "No" al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. L'appuntamento si terrà martedì alle 21 nella sala Allende a Savignano sul Rubicone.
Potrebbe interessarti: http://www.cesenatoday.it/politica/referendum-legge-costituzionale-incontro-22-novembre-2016.html
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Intervista. L'Autunno della Repubblica
Spiega in incipit l'autore: "Tre grandi opere a me care mi hanno
suggerito il titolo: Autunno del Medioevo di Johan Huizinga, Autunno
del Rinascimento di Carlo Ossola, e Autunno del Risorgimento di Giovanni
Spadolini". E infatti il libro di cui andiamo a parlare s'intitola L'autunno della Repubblica. Potrebbe anche intitolarsi, parafrasando
un verso di Shakespeare, "L'autunno del nostro scontento": il cahier
de doléances è lungo. Maurizio Viroli, politologo e professore emerito a Princeton,
i lettori del Fatto lo conoscono bene per essere una delle firme del
giornale. Anche se qui s'incontra più Maurizio che il professore.
Urbino, 23 novembre
SEMINARIO DI MAURIZIO VIROLI SULLE “PAROLE DEL CITTADINO”
Urbino
– Nell’ambito del processo di internazionalizzazione dell’Università,
il Prof. Maurizio Viroli (Princeton University, Usa), terrà quattro
seminari sui concetti fondamentali della cultura politica, che possono
essere utili in prospettiva didattica, presso la Cattedra di Storia
Contemporanea di Scienze della Formazione.
Il primo, dedicato a Libertà – Tirannide – Dispotismo – Totalitarismo, si terrà dalle ore 9 alle 12, presso l’Aula D1, di Palazzo Albani, Via Viti 10, mercoledì 23 novembre.
I seminari sono aperti a tutti gli studenti, ai docenti e alla cittadinanza.
Barcellona, 15 novembre
Seminario "Machiavelli profeta"
Martedì, 15 novembre
Facoltà di filosofia, Università di Barcellona
Aula: Seminario de Historia, 4ª piano
Programma:
Marcelo Barbuto, Introducción.
Maurizio Viroli, "Machiavelli e la Profezia"
Miguel Vatter, "Antigua teología y epicureísmo en Nicolás Maquiavelo"
Miguel Ángel Granada, "Maquiavelo y Moisés"
I lavori cominceranno alle ore 9.00. Per maggiori informazioni, consultare il seguente link.
Federico Bonaventura e la Ragion di Stato, Urbino
Consultando il seguente link potrete trovare maggiori informazioni e il programma completo del convegno.
Elezioni americane 2016
In occasione delle elezioni presidenziali americane Maurizio Viroli parteciperà alla diretta televisiva in onda sulla RSI, canale LA1, a partire dalle ore 01.00. Inoltre prenderà parte, in collegamento telefonico, allo speciale elezioni del canale all-news Sky TG 24
Per capire la nuova politica servono le parole giuste
Nato
quarant’anni fa, il Dizionario di politica ideato e curato da Norberto
Bobbio, Nicola Matteucci e Gianfranco Pasquino è tutt’ora una guida per chi
voglia capire le vicende politiche del nostro tempo. Fin dalla prima edizione
del 1976, i curatori hanno scelto di non inseguire le mode del linguaggio
politico e nelle edizioni successive (1983, 2004, 2016) si sono limitati a mettere
a riposo le voci diventate obsolete e ad accoglierne nuove. La prima edizione
si apriva con “Acculturazione”, seguita da “Agraria”; quella del 2004 con “Alienazione
”; quest’ultima con “Account ability”, lasciata in inglese per l’impossibilità
di trovare un equivalente in italiano.
Lezioni di Storia
Arriva al Teatro Petruzzelli di Bari la prima edizione delle Lezioni di Storia:
i grandi scenari storici, le trasformazioni sociali e religiose, i
protagonisti dei movimenti culturali e politici riletti attraverso
l’interpretazione che 6 grandi storici propongono di 6 opere d’arte. Dal
23 ottobre al 18 dicembre, la domenica alle 11.00.
Ischia Summer School
26 SETTEMBRE - BIBLIOTECA ANTONIANA DI ISCHIA PONTE
Ore 16.00
Apertura delle registrazioni per gli studenti iscritti
Ore 17.30
Maurizio Viroli (University of Austin, Texas)
Riflessioni sulla riforma costituzionale
(Lectio magistralis inaugurale
della Summer School, aperta al pubblico)
Presentazione della 4a edizione del Dizionario di Politica, a cura di Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Gianfranco Pasquino (UTET 2016)
Ne discutono: Gianfranco Pasquino, Marco Valbruzzi, Maurizio Viroli. modera Enrico Franco, direttore del "Corriere di Bologna"
21 Settembre 2016
ore 17.30 Sala Stabat Mater
ore 17.30 Sala Stabat Mater
Biblioteca dell'Archiginnasio
Tel. 051 276811
ingresso libero
Tel. 051 276811
ingresso libero
Ricordo di Carlo Azeglio Ciampi
Ci
sono uomini di Stato che con le parole e con l’esempio ispirano passioni civili
e lasciano un patrimonio di saggezza che resiste al passare del tempo. Formano
gli animi, sono maestri ed educatori. Carlo Azeglio Ciampi è stato uno di
questi.
La Costituzione è nostra non dei mercati
Ringraziamo
sinceramente per la gentile e disinteressata premura, cari mercanti
internazionali, ma dei vostri ammonimenti non ce importa un fico secco. Siete
pregati di farvi gli affari vostri anziché ficcare il naso in una questione che
non vi compete, quale la Costituzione di uno Stato sovrano, e di cui non capite
una mazza. Siete abituati a trattare con investitori, azionisti, dipendenti e
fare i conti con i profitti e coi vostri interessi. Vi sfugge il particolare che
esistono anche dei cittadini di libere repubbliche che pensano in termini di
bene comune, che non intendono prendere ordini da chicchessia e vogliono decidere
con la loro testa sotto quale Costituzione vivere.
Le ragioni del "Sì" e il fumo negli occhi
Ho
cambiato idea: al referendum sulla riforma costituzionale voterò sì. Mi rendo
conto di deludere gli amici del Fatto che hanno fino ad oggi ospitato i
miei articoli in favore del no, ma non posso fare altro. A costringermi a
modificare le mie posizioni è stato l’ispirato discorso di Matteo Renzi al
Festival dell’Unità di Bosco Albergati (Modena), in particolare la sua
affermazione che se passa il sì “i 500 milioni risparmiati sui costi della
politica pensate che bello metterli sul fondo della povertà e darli ai nostri
che non ce la fanno”.
Cara sinistra PD, il NO è l'ultima spiaggia
Non ho dati certi, ma sono convinto che quella del PD sia l’unica minoranza di partito al mondo che fa di tutto per non diventare maggioranza. Esprimono piccole riserve sull’operato del Capo, ma si guardano bene dall’affrontarlo a viso aperto. Non sono né amici fedeli, né nemici aperti e in tal modo perdono sempre più potere all’interno del partito e reputazione all’esterno.
Boschi, l'indecenza intellettuale
Con la
sua ultima dichiarazione – “Abbiamo bisogno di un’Europa più forte e in grado
di rispondere insieme, unita, al terrorismo internazionale, e all’instabilità.
E per riuscirci abbiamo bisogno anche di un’Italia più forte verso l’Europa,
più credibile: quindi di una Costituzione che ci consenta maggiore stabilità” –,
la ministra Maria Elena Boschi ha passato il segno della decenza intellettuale.
Intellettuale, sottolineo, perché un’affermazione siffatta prende a calci la
logica e la storia.
Rafforzare la Carta è l'unica riforma
Neppure
l’amico Gianfranco Pasquino, nonostante la sua proposta (pubblicata su questo giornale)
sia molto seria, riesce a persuadermi dell’opportunità di apportare modifiche
sostanziali alla Carta costituzionale. Se però una revisione si deve proprio
fare per contrastare efficacemente la riforma Renzi-Boschi-Verdini, allora
pensiamo a modifiche coerenti con i principi del buon governo repubblicano che
rendano il più possibile difficile che chiunque possa controllare le
istituzioni dello Stato e diventare così padrone di fatto della Repubblica.
Se vince il "sì" avremo un padrone
Per decisione di Renzi, il referendum di ottobre sarà di fatto un plebiscito sulla sua leadership. E se vincerà, Renzi potrà vantare di avere il consenso diretto (senza la mediazione del PD) ed esplicito del popolo da lui chiamato a pronunciarsi. L’Italia diventerà così una democrazia plebiscitaria. La posta in gioco non è trasformare il Senato in un’accozzaglia di nominati e modificare il rapporto Stato-regioni, ma cambiare la Repubblica democratica in una democrazia plebiscitaria con Renzi padrone assoluto. Ecco il motivo di tanto accanimento da parte di Renzi e dei suoi.
Riforma per la casta, non per gli italiani
La casta politica italiana, una delle più corrotte e ignoranti
del mondo occidentale, diventerà ancora più forte e arrogante, e i cittadini
ancora più impotenti e asserviti, se coloro che andranno a votare al referendum
di ottobre approveranno la riforma costituzionale di Renzi-Boschi-Verdini.
La politica non è solo cinismo: Erasmo contro Machiavelli
Spesso contrapposto al coetaneo Principe di Machiavelli (1513) , il Principe
cristiano di Erasmo da Rotterdam (1516) è un ammonimento sempre utile rivolto a
chi ha l’onore e la responsabilità di governare. Una delle perle che il
trattato offre è il principio, che Erasmo annuncia fin dalla lettera
dedicatoria al futuro imperatore Carlo V, che governare sudditi con il loro
consenso e per il pubblico bene è opera che eleva e nobilita chi la esercita. Il
governo dispotico, invece, degrada moralmente e intellettualmente sia chi lo
esercita sia chi lo subisce. Governare, chiarisce Erasmo, vuol dire in primo luogo
servire, caricarsi sulle spalle il peso della pubblica responsabilità. Per
assolvere un compito tanto arduo e delicato, non servono le ricchezze, né le
nobili origini, né la bellezza del corpo, né le amicizie influenti, ma soltanto
la saggezza, il senso della giustizia, la moderazione, l’amore del pubblico bene.
Sono davvero così invecchiate queste semplici idee cristiane, o dovremmo piuttosto,
ammaestrati dall’esperienza di quanto è bello essere governati da politici che
le deridono, riscoprirle ed esigere che siano rispettate?
Usiamo parole giuste per il No: occhio a tecnicismi e anti-casta
“Sul
referendum costituzionale è calato un silenzio mediatico e politico. Nessuno ne
parla più, si preferiscono altri temi. Ma io mi chiedo: cosa essere più
importante? ”. Professore emerito di Teoria politica all’Università di
Princeton, negli Stati Uniti, Maurizio Viroli è stato uno dei primi politologi
ad abbracciare la battaglia del No al referendum sulla riforma costituzionale approvata
dal governo di Matteo Renzi. E, seppur molti impegnato negli Usa, sta dando una
mano ai comitati per il No.
Piero Gobetti, il peccato mortale dell’intransigenza intellettuale
Piero
Gobetti (Torino, 1 giugno 1901 – Neuilly-sur-Seine, Parigi, 15 febbraio 1926) è
stato un intransigente, questo il suo vizio capitale in un paese come l’Italia
dove i più non capiscono, o fingono di non capire, che vi sono tempi e
circostanze in cui l’intransigente è il vero realista e il fautore dell’accomodamento
è un povero illuso. Chi ha avuto ragione, alla luce della storia, quelli che
hanno cercato fino a l l’ultimo l’accordo con Mussolini nella speranza di attenuarne
le ambizioni eversive, o Piero Gobetti che fin dalla marcia su Roma chiamava
alla lotta senza quartiere?
Lettera a Magris
Caro Magris,
sono rimasto sconcertato nel leggere le considerazioni
che hai svolto sulla riforma costituzionale e sul governo Renzi nel corso di
una trasmissione televisiva. Ho sempre ammirato, lo sai bene, i tuoi scritti e
nutro profondo rispetto per la tua biografia intellettuale e morale ove ho
spesso avvertito un forte spirito repubblicano lontano del realismo senza
principi che domina la mentalità italiana. Ricordo in particolare un bel passo
del tuo Livelli di guardia in cui, a
proposito dell’infelice frase di Angelo Panebianco, che “i principi servono
solo se si resta vivi”, ribattevi giustamente che “accade talvolta di restare
vivi perché qualcuno, in nome di quei princìpi, muore, per difendere chi è
minacciato”.
Elogio del conservatore
‘Lei
è un conservatore’ è diventato nella polemica politica italiana il più
infamante degli insulti. A tal segno che chi è colpito dalla terribile accusa
si affretta a scusarsi giurando che le sue sono idee progressiste della più
bell’acqua e che anzi il suo è vero e genuino spirito riformatore. Pochissimi,
per quel che ne so, osano proclamare ‘sì
sono un conservatore e me ne vanto’.
Repubblica? No, Principato renziano
Il 2016 consacrerà la fine della
Repubblica nata 70 anni fa e il consolidamento del principato renziano. È un “principato
civile” del tipo descritto da NiccolòMachiavelli nel capitolo IX del Principe : “uno privato cittadino, non
per scelleratezza o altra intollerabile violenzia, ma con il favore degli altri
suoi cittadini diventa principe della sua patria (il quale si può chiamare
principato civile; né a pervenirvi è necessario o tutta virtù o tutta fortuna,
ma più presto una astuzia fortunata)”.
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