«E veramente nelle città di Italia tutto quello che può essere corrotto
e che può corrompere altri si raccozza: i giovani sono oziosi, i vecchi
lascivi, e ogni sesso e ogni età è piena di brutti costumi; a che le
leggi buone, per essere da le cattive usanze guaste, non rimediano. Di
qui nasce quella avarizia che si vede ne’ cittadini, e quello appetito,
non di vera gloria, ma di vituperosi onori, dal quale dependono gli odi,
le nimicizie, i dispareri, le sette; dalle quali nasce morti, esili,
afflizioni de’ buoni, esaltazioni de’ tristi.»